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View Full Version : Îndemn la neuitare - Vicenzo Paparelli și Gabriele Sandri



Iulian Lazialu
19th December 2006, 19:20
Acest threat in memoria celui care a vost Vicenzo Paparelli,nu l-am uitat si nici nu il vom uita:ok:
postati aici tot ce aveti despre cel care a fost mai mult decat un simplu suporter lazial:ok:
AL NOSTRO VICENZO VIVE!!

Iulian Lazialu
11th January 2007, 10:55
Mi chiamo Vincenzo Paparelli, e sono morto il 28 ottobre del 1979.

Forse qualcuno si ricorda ancora di me.
Ero un uomo di trentatrè anni che un giorno fu ucciso allo stadio Olimpico da un razzo a paracadute di tipo nautico sparato da un tifoso ultrà della Roma.
Quando sono stato colpito stavo mangiando un panino con la frittata. Mia moglie Wanda cercò di estrarmi quel tubo di ferro dall'occhio sinistro, ma siccome il razzo bruciava ancora, finì per ustionarsi una mano. Il medico che mi ha prestato i primi soccorsi, dichiarò che nemmeno in guerra aveva visto una lesione così grave. Il giorno dopo tutti i giornali mostrarono una fotografia scattata qualche mese prima, che mi ritraeva in un ristorante insieme a mia moglie. Soltanto il quotidiano Il Tempo pubblicò l'immagine di me, riverso per terra, con la faccia insanguinata e l'orbita dell'occhio sinistro vuota.
Sono stato la seconda vittima del tifo calcistico in Italia, la prima era un tifoso della Salernitana che nel 1963 morì in seguito a degli scontri scoppiati in tribuna con dei tifosi del Potenza. Tra le personalità del mondo sportivo il primo ad accorrere all'ospedale Santo Spirito, dove sono giunto ormai morto, è stato il Presidente del Coni Franco Carraro. Mio cognato quando ha sentito alla radio il mio nome ha pensato a un caso di omonimia.
Mio fratello quando ha saputo della disgrazia, ha avuto un forte senso di colpa perché mi aveva prestato la tessera e quel giorno allo stadio al mio posto doveva esserci lui. Mia moglie, che era accanto a me nell'ambulanza, per tutto il tempo mi ha pregato di non morire e mi ha tenuto stretta la mano. Dopo aver sbrigato tutte le formalità in questura e aver ritirato i documenti e i miei oggetti personali, ha avuto una crisi e ha cominciato a urlare. Sulle foto apparse sui giornali i giorni seguenti è ritratta insieme a sua madre che cerca di consolarla e le tiene un braccio sulla spalla.
Ha la faccia stanca e scavata, e nei suoi occhi c'è qualcosa di terribile. Il mio nome e quello de i miei familiari sono comparsi sui quotidiani per tutta la settimana dopo l’omicidio e anche quella successiva, ma sempre con minore risalto.
Io sono stato definito unanimemente un uomo normale e tranquillo, con un'unica passione, quella per la Lazio. Alcuni quotidiani hanno sottolineato più volte che avevo un'officina meccanica in società con mio fratello e vivevo in una moderna borgata romana chiamata Mazzalupo. Qualcuno ha scritto che avevo comprato il televisore a colori con le cambiali, e il mio unico lusso era un Bmw di seconda mano che tenevo in garage e lucidavo come uno specchio.
Dopo la mia morte, il capitano della Lazio Pino Wilson ha telefonato a mia moglie per porgerle le condoglianze. Anche il sindaco di Roma Petroselli ha telefonato, e si è offerto di pagare le spese del mio funerale e ha messo a disposizione della mia famiglia un assistente sociale. Il giocatore Lionello Manfredonia è andato a far visita ai miei familiari regalando a mio figlio più piccolo la sua maglietta con il numero cinque. Al mio funerale c'era tutta la squadra della Lazio, insieme all'allenatore Bob Lovati e al presidente Lenzini.
I giocatori della Roma invece non hanno partecipato perché impegnati con la trasferta di Coppa Italia a Potenza, al loro posto la società ha inviato i ragazzi della Primavera. Alla cerimonia funebre hanno assistito migliaia di persone e per quel giorno è stato proclamato il lutto cittadino. La Fondazione Luciano Re Cecconi ha devoluto un milione in beneficenza alla mia famiglia. La giunta regionale del Lazio ha stanziato la somma di cinque milioni come segno di solidarietà.
La Società Sportiva Roma ha fatto affiggere una targa in Curva Nord per ricordare la mia persona. Mio fratello Angelo ha proposto alle due società romane una partita Lazio-Roma mista cioè con i giocatori laziali e romanisti mescolati nelle due formazioni, ma alla fine non se n'è fatto niente.
Per alcuni giorni sono stato oggetto di un acceso dibattito sulla violenza negli stadi. Il sindaco di Roma ha affermato che bisognava meditare su questa tragedia e discuterne in tutti i club sportivi e nelle scuole. Qualcuno ha proposto che fossero installati negli stadi degli impianti di televisione a circuito chiuso per individuare i tifosi violenti. Il capo degli arbitri, Giulio Campanati, ha chiesto l'abolizione della moviola in Tv.
Per alcuni mesi sono state prese drastiche misure repressive: è stato proibito l'ingresso allo stadio di aste di bandiera, tamburi e persino di striscioni dai nomi bellicosi, e anche di spillette e toppe che potessero risultare offensive. Il pubblico doveva incitare la propria squadra solo con la voce e con le mani.
Il mio nome è stato, a secondo dei casi, inneggiato e sbeffeggiato dai tifosi della Lazio e della Roma Sui muri della città ancora oggi campeggiano scritte che dicono «Paparelli, sarai vendicato», o «Paparelli non ti dimenticheremo», o anche «10, 100, 1000 Paparelli» o ancora, «Paparelli ti sei perso i tempi belli». In questi ultimi anni i giornali hanno parlato di me, soltanto all'indomani di un nuovo delitto avvenuto allo stadio.
Nel 5° anniversario della mia scomparsa, i tifosi mi hanno ricordato prima di una partita con la Cremonese. Sul tartan, all'altezza della Tribuna Tevere hanno spiegato uno striscione con scritto «Vincenzo vive», mentre la curva intonava «28 ottobre Lutto Nazionale».
Nel 10° anniversario è stato inaugurato il «Lazio Club Nuovo Monte Spaccato, Vincenzo Paparelli». L'anniversario della mia morte è stato commemorato dai tifosi laziali della Curva Nord per oltre quindici anni, poi da qualche tempo è calato il silenzio.
Il torneo di calcio Vincenzo Paparelli è arrivato soltanto alla terza edizione, poi si è fermato per mancanza di finanziamenti. I lavori per le ristrutturazioni dello stadio Olimpico di «Italia '90» hanno cancellato per sempre le curve di un tempo, e con loro la targa di marmo che mi ricordava. Sul motore di ricerca Yahoo digitando il mio nome e cognome racchiudendolo tra virgolette, il risultato dice sempre «Ignored». Nell'archivio del quotidiano il Messaggero, risulta che l'ultima volta che sono stato nominato è il 5 febbraio del 1995, in occasione di un breve articolo sul mio assassino.

Il mio assassino si chiamava Giovanni Fiorillo, aveva diciotto anni ed era un pittore edile disoccupato. Subito dopo l'omicidio ha fatto sparire le sue tracce e si è dato alla latitanza. Qualcuno diceva di averlo avvistato a Pescara, qualcun altro a Brescia, qualcun altro ancora a Frosinone, che chiedeva informazioni per comprare le sigarette. Dopo quattordici mesi di clandestinità, si è costituito. Nel 1987 è stato condannato in Cassazione per omicidio preterintenzionale: sei anni e dieci mesi a lui che aveva lanciato il razzo, quattro anni e sei mesi agli altri due complici che lo avevano aiutato a introdurre nello stadio l'ordigno e a utilizzarlo.
Durante quel girovagare per l'Italia e per la Svizzera ha telefonato quasi tutti i giorni a mio fratello Angelo, chiedendo scusa e giurando che non voleva uccidere quel giorno allo stadio. Era un ragazzo come tanti, abitava a Piazza Vittorio, era patito della Roma. Sua madre lavorava al mercato, suo padre aggiustatore meccanico.
Era gente del popolo, come me. L'articolo sul giornale diceva che Giovanni Fiorillo è morto il 24 marzo del 1993: forse per overdose, forse consumato da un brutto male. Mio fratello Angelo l'ha perdonato, così come l'hanno perdonato mia moglie e anche i miei figli. Una cosa è certa, quel ragazzo è stato sfortunato, così come lo sono stato io.
Mi chiamavo Vincenzo Paparelli. Sono morto il 28 ottobre del 1979.
Forse qualcuno si ricorda ancora di me.

Articolo di Massimiliano Governi comparso sulla Gazzetta dello Sport nell'ottobre del 1999



La grande curva Nord, in particolare gli Irriducibili e Alessandro Cochi (consigliere del centro storico), fanno mettere una targa sotto la Nord per ricordare Vincenzo

Mario Di Lazi
11th November 2007, 18:21
după ce sezonul trecut un polițist italian a fost omorât la Catania de suporterii echipei gazdă, astăzi o nouă crimă în fotbalul italian ...
un suporter lazial a fost ucis de un polițist după o altercație cu suporterii echipei Juventus în Arezzo ...

Mario Di Lazi
11th November 2007, 18:22
INTER - LAZIO, AMANAT DUPA UCIDEREA UNUI SUPORTER
Meciul Internazionale Milano - Lazio Roma, programat astazi, de la ora 16.00, a fost amânat după ce un suporter a fost ucis pe autostrada A1, din apropiere de Arezzo, în urma ciocnirilor violente între fanii echipelor Lazio si Juventus. Victima, Gabriele Sandri, 26 de ani, era un abonat al clubului Lazio și insotea echipa în toate deplasările.
Gazzetta dello Sport speculeaza că este posibil ca Sandri să fi fost atins de gloantele trase de un polițist, care ar fi intervenit pentru a aplana un conflint spontan. Sandri, care se ducea la Milano pentru a asista la meciul Internazionale - Lazio, a fost atins de un glonte în timp ce se afla într-un automobil.
"Din cate stiu este vorba de un caz izolat, cinci tineri se aflau într-o mașină și au avut un conflict cu alții. Un polițist a încercat să calmeze spiritele și arma s-a declanșat accidental", a spus Claudio Lotito, președintele clubului Lazio.
Prefectura din Arezzo a calificat incidentul drept o 'tragică eroare': "Este vorba de o tragică eroare. Agentul nostru a intervenit pentru a împiedica escaladarea unui conflict între două grupuri de persoane, care nu au fost încă identificate ca fiind suporteri, ce risca să degenereze cu consecințe grave pentru ambele părți", a declarat prefectul din Arezzo, Vincenzo Giacobbe, care a prezentat condoleanțele sale familiei victimei.
De asemenea, președintele Federației Italiene de Fotbal, Giancarlo Abete, a hotarat întârzierea cu 10 minute a tuturor meciurilor din Serie A iar jucătorii și arbitrii vor intra în teren cu banderole negre, în semn de doliu.
prosport.ro

Mario Di Lazi
11th November 2007, 18:27
Agente esplode un colpo
Morto tifoso della Lazio
Il Questore: "Tragico errore". Gli amici: "Lo sparo da 30 metri". Rinviata Inter-Lazio
Gabriele Sandri, 26 anni, morto stamattina nei pressi di Arezzo. Reuters
MILANO, 11 novembre 2007 - Si chiama Gabriele Sandri, 26 anni, noto dj della capitale e animatore del "Piper", il tifoso laziale morto questa mattina nella stazione di servizio di Badia al Pino, sulla A1, nei pressi di Arezzo, dopo essere stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco, forse sparato da un agente della Polstrada intervenuto per sedare una rissa scoppiata tra tifosi biancocelesti e juventini. ll poliziotto avrebbe sparato in aria a scopo intimidatorio. Poi forse un secondo proiettile potrebbe essere partito accidentalmente dalla pistola. Ma la dinamica di quanto accaduto deve essere ancora definita.
OPINIONI - "E' stato un tragico errore - ha detto il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe - Il nostro agente era intervenuto per evitare che i tafferugli tra due esigui gruppi di persone che non erano stati individuati come tifosi degenerassero con gravi conseguenze per entrambi. Esprimo profondo dolore e sincere condoglianze alla famiglia della vittima". Di diverso parere l'avvocato Luigi Conti, amico della famiglia Sandri: "È un reato perpetrato dalle forze dell'ordine, lo dicono i tifosi, sentite loro. È stato un tirassegno". "Me lo hanno ammazzato a 26 anni con una pistola. Ora le istituzioni facciano la loro parte, con tutti i decreti di urgenza che hanno fatto me lo hanno ammazzato a 26 anni": queste le parole di Cristiano Sandri, il fratello di Gabriele, appena uscito dalla caserma della polizia stradale di Arezzo.
PARTITA RINVIATA - Sandri, che si stava recando a Milano per assistere alla partita della Lazio con l'Inter, è stato raggiunto da un colpo di pistola mentre si trovava all'interno di un auto. La partita contro l'Inter in programma oggi a San Siro è stata rinviata a data da destinarsi. Le altre gare della 12ª giornata della serie A cominceranno invece con 10 minuti di ritardo. Lo ha deciso la Figc, in accordo con la Lega. Giocatori e arbitri scenderanno in campo con il lutto al braccio, l'unico che si è rifiutato di farlo è Clarence Seedorf
INDAGINI - La Polizia scientifica ha sequestrato i filmati delle telecamere a circuito chiuso della stazione di servizio di Badia al Pino, dove è morto questa mattina Gabriele Sandri. Nessuno, alla stazione di servizio, ha sentito il colpo di pistola che ha colpito a morte il dj. Secondo quanto emerso, la polizia stradale stava facendo alcuni controlli quando si sarebbe resa conto dei tafferugli in atto tra gli occupanti di due auto, ma forse anche di più: una sarebbe stata composta da supporter della Lazio, l'altra forse, ma non c'è certezza, da juventini. Quest'ultimi si sarebbero poi allontanati. Confermato che Sandri è stato colpito mentre era all'interno dell'auto, una Megane: il proiettile sarebbe passato dal vetro posteriore sinistro. L'auto con a bordo Gabriele potrebbe essere stata raggiunta da un colpo di pistola mentre stava uscendo dall'area di servizio.
GLI AMICI - "L'agente ha sparato da lontano, saranno stati trenta metri. E quando era già tutto finito". Questo il tragico racconto degli amici di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio morto questa mattina nell'area di servizio di Badia al Pino, vicino Arezzo. "È vero che c'è stato un diverbio con alcuni juventini - hanno detto ancora - ma quando sono intervenuti gli agenti la cosa era già rientrata. Senza problemi. E invece quell'agente ha sparato dalla corsia opposta...". È iniziato il pellegrinaggio di amici e conoscenti sotto casa di Gabriele Sandri, nel quartiere Balduina a Roma. I primi ad arrivare sono stati un ragazzo e due ragazze, una delle quali in lacrime. I tre, che sono apparsi molto turbati, hanno lasciato di fronte alla porta di casa di Sandri due mazzi di fiori. Su un biglietto c'è scritto: «nemici in campo, amici per strada. Bella, Gabriè".
gazzetta.it

delaparis
11th November 2007, 18:31
trebuia amanata toata etapa de azi ...

Meciul de la Roma se va juca ?

Radu
11th November 2007, 18:33
trebuia amanata toata etapa de azi ...

Meciul de la Roma se va juca ?
probabil ca se va juca...dar 100% or sa iasa incidente cu carabinierii...:rosu::rosu::rosu:

Mario Di Lazi
11th November 2007, 18:33
se joacă toate celălalte meciuri ... în afară de Atalanta Bergamo - AC Milan ...
suporerii echipei gazdă au făcut mare scandal când au auzit că un polițist au ucis un suporter ...

nu mai înțeleg nimic :( cum este posibil așa ceva ...

Mario Di Lazi
11th November 2007, 18:39
INTER - LAZIO, AMANAT DUPA UCIDEREA UNUI SUPORTER
Meciul Internazionale Milano - Lazio Roma, programat astazi, de la ora 16.00, a fost amânat după ce un suporter a fost ucis pe autostrada A1, din apropiere de Arezzo, în urma ciocnirilor violente între fanii echipelor Lazio si Juventus. Victima, Gabriele Sandri, 26 de ani, era un abonat al clubului Lazio și insotea echipa în toate deplasările.
Gazzetta dello Sport speculeaza că este posibil ca Sandri să fi fost atins de gloantele trase de un polițist, care ar fi intervenit pentru a aplana un conflint spontan. Sandri, care se ducea la Milano pentru a asista la meciul Internazionale - Lazio, a fost atins de un glonte în timp ce se afla într-un automobil.
"Din cate stiu este vorba de un caz izolat, cinci tineri se aflau într-o mașină și au avut un conflict cu alții. Un polițist a încercat să calmeze spiritele și arma s-a declanșat accidental", a spus Claudio Lotito, președintele clubului Lazio.
Prefectura din Arezzo a calificat incidentul drept o 'tragică eroare': "Este vorba de o tragică eroare. Agentul nostru a intervenit pentru a împiedica escaladarea unui conflict între două grupuri de persoane, care nu au fost încă identificate ca fiind suporteri, ce risca să degenereze cu consecințe grave pentru ambele părți", a declarat prefectul din Arezzo, Vincenzo Giacobbe, care a prezentat condoleanțele sale familiei victimei.
De asemenea, președintele Federației Italiene de Fotbal, Giancarlo Abete, a hotarat întârzierea cu 10 minute a tuturor meciurilor din Serie A iar jucătorii și arbitrii vor intra în teren cu banderole negre, în semn de doliu.
prosport.ro


Agente esplode un colpo
Morto tifoso della Lazio
Il Questore: "Tragico errore". Gli amici: "Lo sparo da 30 metri". Rinviata Inter-Lazio
Gabriele Sandri, 26 anni, morto stamattina nei pressi di Arezzo. Reuters
MILANO, 11 novembre 2007 - Si chiama Gabriele Sandri, 26 anni, noto dj della capitale e animatore del "Piper", il tifoso laziale morto questa mattina nella stazione di servizio di Badia al Pino, sulla A1, nei pressi di Arezzo, dopo essere stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco, forse sparato da un agente della Polstrada intervenuto per sedare una rissa scoppiata tra tifosi biancocelesti e juventini. ll poliziotto avrebbe sparato in aria a scopo intimidatorio. Poi forse un secondo proiettile potrebbe essere partito accidentalmente dalla pistola. Ma la dinamica di quanto accaduto deve essere ancora definita.
OPINIONI - "E' stato un tragico errore - ha detto il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe - Il nostro agente era intervenuto per evitare che i tafferugli tra due esigui gruppi di persone che non erano stati individuati come tifosi degenerassero con gravi conseguenze per entrambi. Esprimo profondo dolore e sincere condoglianze alla famiglia della vittima". Di diverso parere l'avvocato Luigi Conti, amico della famiglia Sandri: "È un reato perpetrato dalle forze dell'ordine, lo dicono i tifosi, sentite loro. È stato un tirassegno". "Me lo hanno ammazzato a 26 anni con una pistola. Ora le istituzioni facciano la loro parte, con tutti i decreti di urgenza che hanno fatto me lo hanno ammazzato a 26 anni": queste le parole di Cristiano Sandri, il fratello di Gabriele, appena uscito dalla caserma della polizia stradale di Arezzo.
PARTITA RINVIATA - Sandri, che si stava recando a Milano per assistere alla partita della Lazio con l'Inter, è stato raggiunto da un colpo di pistola mentre si trovava all'interno di un auto. La partita contro l'Inter in programma oggi a San Siro è stata rinviata a data da destinarsi. Le altre gare della 12ª giornata della serie A cominceranno invece con 10 minuti di ritardo. Lo ha deciso la Figc, in accordo con la Lega. Giocatori e arbitri scenderanno in campo con il lutto al braccio, l'unico che si è rifiutato di farlo è Clarence Seedorf
INDAGINI - La Polizia scientifica ha sequestrato i filmati delle telecamere a circuito chiuso della stazione di servizio di Badia al Pino, dove è morto questa mattina Gabriele Sandri. Nessuno, alla stazione di servizio, ha sentito il colpo di pistola che ha colpito a morte il dj. Secondo quanto emerso, la polizia stradale stava facendo alcuni controlli quando si sarebbe resa conto dei tafferugli in atto tra gli occupanti di due auto, ma forse anche di più: una sarebbe stata composta da supporter della Lazio, l'altra forse, ma non c'è certezza, da juventini. Quest'ultimi si sarebbero poi allontanati. Confermato che Sandri è stato colpito mentre era all'interno dell'auto, una Megane: il proiettile sarebbe passato dal vetro posteriore sinistro. L'auto con a bordo Gabriele potrebbe essere stata raggiunta da un colpo di pistola mentre stava uscendo dall'area di servizio.
GLI AMICI - "L'agente ha sparato da lontano, saranno stati trenta metri. E quando era già tutto finito". Questo il tragico racconto degli amici di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio morto questa mattina nell'area di servizio di Badia al Pino, vicino Arezzo. "È vero che c'è stato un diverbio con alcuni juventini - hanno detto ancora - ma quando sono intervenuti gli agenti la cosa era già rientrata. Senza problemi. E invece quell'agente ha sparato dalla corsia opposta...". È iniziato il pellegrinaggio di amici e conoscenti sotto casa di Gabriele Sandri, nel quartiere Balduina a Roma. I primi ad arrivare sono stati un ragazzo e due ragazze, una delle quali in lacrime. I tre, che sono apparsi molto turbati, hanno lasciato di fronte alla porta di casa di Sandri due mazzi di fiori. Su un biglietto c'è scritto: «nemici in campo, amici per strada. Bella, Gabriè".
gazzetta.it

inter
11th November 2007, 19:17
Roma si-a amanat meciul .... in urma unor convorbiri purtate intre liderii Curvei Nord si Sud de pe Olimpico!
Se pare ca moartea lui Gabriele ia facut pe tifosii baergamasci sa uite de rivalitatea istorica.
Multe siteuri ale ultrasilor si-au suspendat activitatea sau si-au schimbat "culoarea" in memoria lui Gabriele

RIP Gabriele!

http://www.aromasololalazio.it/home.asp

Lordul
11th November 2007, 19:21
R.I.P Gabrielle , e trist ce se-ntampla.

delaparis
11th November 2007, 19:25
Roma si-a amanat meciul ....

corect ... asa trebuia sa se faca imediat si cu celelalte meciuri

Nu se poate juca fotbal in astfel de momente

inter
11th November 2007, 21:22
http://www.gazzetta.it/tools1024/images/pix.gif

e groasa , ultrasii ataca cazarma politiei din Roma

lys3rg0
11th November 2007, 23:26
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2007/11_Novembre/11/reazionestadi.shtml

http://www.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2007/11/11/0JRCU3TA--346x212.jpg


Guerriglia a Roma
Ultrà attaccano polizia e Coni

All'esterno dello stadio, tifosi della Lazio e della Roma si sono coalizzati contro le forze dell'ordine di cui si registrano 10 feriti. Gli incidenti si sono quindi spostati in via Reni, dove è stato tentato l'assalto alla caserma Giglio. Sotto assedio anche la sede del Comitato olimpico

Mario Di Lazi
12th November 2007, 07:34
Se pare ca moartea lui Gabriele ia facut pe tifosii baergamasci sa uite de rivalitatea istorica.
și eu am fost uimit de felul dur cum au protestat suporterii celor de la Atalanta ...

Mario Di Lazi
13th November 2007, 07:52
"AM DISTRUS DOUA FAMILII!"
Politistul spune ca nu a avut nicio intentie sa-l omoare pe Gabriele Sandri.

Politistul care a tras focul de arma fatal asupra suporterului lazial Gabriele Sandri, duminica dimineata, într-o parcare din apropiere de Arezzo , este un agent în vârsta de 31 de ani, tata a doi copii.

El sustine, sprijinit de colegii sai, ca niciun moment nu a avut intentia de a deschide focul asupra suporterilor care se încaierasera în parcare, el aflându-se în partea opusa locului unde tifosii laziali si cei juventini aveau ceva de împartit, la o distanta de aproximativ 80 de metri: "Am tras o data în aer, foc de avertisment, iar al doilea glont a plecat accidental, în timp ce alergam spre locul unde avea loc bataia." Regulamentul prevede ca dupa executarea în aer a unui foc de avertisment, agentul sa aseze la loc pistolul în portarm. Insa colegii celui aflat în culpa sustin ca majoritatea continua sa alerge dupa delicventi tinând pistolul în pumn, pentru a putea interveni imediat daca situatia o cere.

Aceasta este versiunea agentului, gasit însa vinovat de omucidere din culpa de catre justitia italiana, prin urmare el trebuind a raspunde în instanta pentru fapta comisa. Patronul statiei de benzina si al barului aflat în incinta parcarii spune ca a fost vorba de exces de zel din partea carabinierilor: "Intr-adevar, o masina cu patru sau cinci suporteri laziali a oprit la noi, fiind în drum spre Milano. Tinerii au luat câte un corn, dar au uitat de mâncare din momentul în care au vazut stationând doua autoturisme cu tifosi juventini, ce se îndreptau spre Parma. Lazialii s-au îndreptat spre ei si au avut loc îmbrânceli, dar nimic foarte serios, care sa reclame interventia politiei. Ceea ce a facut agentul a fost o nebunie, un exces de zel, care a dus la o tragedie. "Glontul tras de agent a patruns prin gâtul lui Gabriele. O declaratie data de catre unul dintre martori agraveaza enorm situatia agentului: "L-am vazut clar ca a luat pozitie de tragere, tinând arma cu ambele mâini si tintind spre masina în care se afla victima. Asa ceva nu seamana cu foc de avertisment, ci este un gest premeditat".

Sunt distrus, viata mea nu mai are nici un sens, chiar daca a fost un accident regretabil, nimic intentionat. Am ruinat existenta a doua familii, a baiatului si a mea.
Agentul inculpat pentru omucidere

Suporteri acuzati de terorism!
Ceea ce s-a întâmplat duminica seara la Roma a semanat mai degraba a razboi civil. Mii de asa-zisi suporteri, cu fetele acoperite, majoritatea îmbracati în negru si având asupra lor bâte de baseball, bare de metal si pietre, au atacat cazarme ale politiei si sediul Comitetului Olimpic Italian, unde au produs daune de 100.000 de euro. Multe masini, aflate în apropierea sectiilor de politie, au sfârsit în flacari, iar nu mai putin de 40 de agenti au fost raniti. Patru agresori au fost arestati, printre ei aflându-se si o fata în vârsta de 18 ani. Pentru faptele comise, justitia a gasit o încadrare în premiera, extrem de periculoasa: terorism!
prosport.ro

iuli
13th November 2007, 08:17
trebuia amanata toata etapa de azi ...

Meciul de la Roma se va juca ?

daca se intampla invers, ca un suporter sa omoare un politist era tragedie nationala, se amanau toate etapele...asa insa...

Mi-e scarba cateodata...

Mario Di Lazi
13th November 2007, 09:04
așa s-a întâmplat în februarie când a murit polițistul din Catania ... nu vreau să cred că a fost rea intenție în acest caz ...
frumos gestul celor din Bergamo, care au întrerupt meciul ...

Mario Di Lazi
14th November 2007, 07:51
IN CAZUL SUPORTERULUI UCIS, SEEDORF ACUZA GUVERNUL ITALIAN
Mijlocașul olandez al echipei italiene de fotbal AC Milan Clarence Seedorf și-a îndreptat acuzele împotriva guvernului italian în legătură cu violențele care au lovit din nou Calcio, îndoliindu-l duminică, când un suporter a fost ucis de un polițist, fiind de părere că oficialitățile 'aruncă asupra fotbalului problemele societății'.

Vorbind la canalul de televiziune britanic Sky Sports, Seedorf a declarat: 'Cred că guvernul utilizează fiecare ocazie pe care o poate găsi pentru a imputa fotbalului problemele societății italiene. Ar trebui să ne gândim serios să suspendăm guvernul timp de 2 săptămâni, mai degrabă decât fotbalul, pentru că vedem că problemele nu se schimbă'.

Ministrul italian al sporturilor, Giovanna Melandri, a cerut conducătorilor federației de fotbal să se gândească la suspendarea campionatelor italiene în săptămânile următoare morții suporterului roman, omorât de un polițist duminică, pe un refugiu de pe autostradă. Șefii Federcalcio au decis luni seara să amâne meciurile din Serie B și C, care trebuiau să se dispute duminica viitoare. De asemenea, și partida AC Milan-Atalanta a fost întreruptă și amânată, din cauza încăierărilor dintre suporteri.
prosport.ro

Mario Di Lazi
14th November 2007, 20:00
Gabriele, il giorno dell'addio
Migliaia di persone al funerale del tifoso laziale morto domenica. Poi gli ultrà sfilano in corteo fino all'Olimpico e alle 17 è prevista una fiaccolata alla Balduina. Intanto uno degli ultrà juventini che erano a bordo della Mercedes si è presentato in Procura ad Arezzo

L'arrivo del feretro di Gabriele Sandri nella parrocchia di San Pio X. SkyTg24
ROMA, 14 novembre 2007 - Un addio straziante a Gabriele, con una grande partecipazione di folla e, fortunatamente, nessun problema di ordine pubblico. Il funerale del tifoso della Lazio morto nei pressi di Arezzo per un colpo di pistola esploso da un agente di polizia si è concluso intorno alle 13. Al termine da piazza della Balduina è partito un corteo spontaneo di tifosi, arrivato sotto la curva nord dell'Olimpico, sede del Coni, e conclusosi senza alcun incidente. Il corteo ha sfilato davanti al tribunale di piazzale Clodio dove erano schierate decine di mezzi e un centinaio di poliziotti oltre a una camionetta dei carabinieri. Si è concluso poco fa allo stadio Olimpico, senza nessun incidente, il corteo non autorizzato dei tifosi della Lazio partito da piazza della Balduina al termine dei funerali di Gabriele Sandri. Intanto è confermata per le 17 la fiaccolata organizzata in piazza della Balduina dai commercianti amici del padre del giovane tifoso.
AD AREZZO - Mentre a Roma erano in corso le esequie di Gabriele Sandri, alla Procura di Arezzo si presentava spontanemente uno dei tifosi della Juventus coinvolti nella rissa con i sostenitori laziali. La notizia è stata confermata dal Procuratore capo, Ennio Di Cicco. "Il testimone sentito stamani - ha detto il procuratore - era sull'altra macchina, la Mercedes. Se ne erano già andati, non hanno assistito agli spari".
L'ABBRACCCIO DI TOTTI - Il feretro del tifoso laziale ucciso domenica scorsa era arrivato questa mattina intorno alle 11.10. Il ministro delle Infrastrutture Antonio di Pietro è stato delegato a rappresentare il governo. Tra i presenti i giocatori della Lazio, accolti da un applauso, l'allenatore della Roma Luciano Spalletti e il capitano giallorosso, Francesco Totti, che si è stretto in un lungo e commosso abbraccio con i familiari di "Gabbo".
STRISCIONI e SCRITTE -Ad accogliere il feretro migliaia di persone e diversi striscioni: "Ciao Gabriele, da oggi sarai sempre un angelo nel cielo", "La Balduina piange un suo figlio. Ciao Gabri", "Giustizia per Gabri". Attorno decine di sciarpe con i colori delle squadre di calcio di tutta Italia. Oltre a quelle biancazzurre della Lazio, spiccano i colori giallorossi della Roma. Ma anche il gialloblù del Verona, il rosso amaranto dei tifosi provenienti da Reggio Emilia, il rosso dei tifosi del Taranto e di quelli che vengono da Barletta. Impossibile contare le corone e i mazzi di fiori appoggiati sul sagrato della chiesa. Tra queste, quelle del Comune di Roma, del capo della polizia, di tutte le società calcistiche e anche quelle di semplici cittadini e amici del tifoso ucciso domenica scorsa. Un silenzio irreale regna nella piazza dove i negozi hanno già sbarrato le saracinesche in segno di lutto. Su alcune vie del piazzale antistante, però, sono comparse delle scritte. Fra queste spicca "Vendetta per Gabriele!". C'è poi anche "Gabriele, Balduina ti piange" e "Gabbo vive".
L'APPELLO - "Chiediamo giustizia, verità. Presto. E lo chiediamo alle istituzioni qui presenti. Chiediamo di fare presto perché poi verrà piano piano anche il perdono". Un applauso scrosciante di tutta la chiesa è stato rivolto a don Paolo Tammi che ha pronunciato queste parole nell'aprire l'omelia. Applausi e lacrime che nessuno è riuscito a trattenere. Il parroco si è rivolto direttamente alle autorità presenti ma anche agli amici di Gabriele chiedendo "di fermare la violenza. "Stiamo vivendo una situazione allucinante - ha aggiunto il sacerdote - cosa avesse fatto Gabriele per non vivere più ancora non lo abbiamo capito. È un dolore forte, lancinante e non c'è ragione al mondo che lo spieghi. Qui ci sono persone arrabbiate, angosciate e deluse. Non si poteva evitare tutto questo".
SPEZZATE 4 VITE - "Con questo omicidio non è stata spezzata una sola vita, la sua, ma quattro quelle di tutta la sua famiglia". A pronunciare queste parole trattenendo a stento le lacrime è stato il fratello di Gabriele Sandri, che dopo il rito religioso ha preso la parola insieme con il suo amico del cuore per l'ultimo saluto a "Gabbo". Poche parole per ricordare il suo "piccolo grande uomo". Il fratello di Gabriele Sandri, Cristian ha concluso il suo breve discorso chiedendo "a Gabriele la forza per andare avanti e per portare a termine la cosa a cui tiene in questo momento: renderti la giustizia che meriti". Un lungo pianto ha quindi lasciato il posto al silenzio e ad un applauso interminabile dopo le parole del giovane avvocato.
GIUSTIZIA, GIUSTIZIA - Accompagnato da un lunghissimo applauso il feretro di Gabriele Sandri è uscito dalla chiesa San Pio X alle 13.05. Per far passare la bara, coperta di sciarpe di tutte le squadre di calcio, la folla antistante ai cordoni ha aperto un passaggio fino al carro funebre. La bara è portata in spalla dal padre, dal fratello, dall'avvocato di famiglia e da alcuni amici. "Gabriele, Gabriele", urla la folla fuori dalla chiesa. E ancora: "Gabriele con noi" e "Giustizia, giustizia". "Polizia bastarda" è stato invece il grido, isolato di una persona davanti alla chiesa ma la folla lo ha zittito con numerosi fischi. Altri fischi sono stati rivolti ad alcuni fotografi e poi è partito l'Inno di Mameli da tutta la piazza.
L'OMAGGIO DEGLI ULTRA' - Prima del funerale c'è stato l'omaggio al negozio della famiglia Sandri: decine di tifosi di diverse squadre italiane hanno reso omaggio alla memoria di Gabriele davanti alla vetrina del negozio "Harrison" di via Friggeri, gestito dalla famiglia del giovane dj. In tutta la città piccoli cortei silenziosi di gruppi ultrà che solitamente la domenica si contrappongono sugli spalti stanno sfilando verso piazza della Balduina. Tra i tifosi arrivati nella capitale anche i supporter dell'Inter, del Milan, della Sampdoria e del Livorno.
AMATO - Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, al suo arrivo ad Alghero per un vertice bilaterale con l'Algeria, ha confermato ai giornalisti che "c'è un piano sicurezza. Nel caso avvenissero disordini come quelli dell'altra sera, la scelta non sarebbe quella di domenica che - ha sottolineato - aveva una sua specificità. Era il giorno della morte di questo ragazzo e le forze di polizia decisero di evitare lo scontro fisico e di limitarsi a difendere le sedi. Oggi la scelta non sarebbe questa...". Ai giornalisti che gli chiedevano quale sarebbe allora in sostanza la scelta del governo, Amato ha replicato: "La scelta si vedrà, dipende da quello che accade".
gazzetta.it

Mario Di Lazi
16th November 2007, 08:01
POLITISTUL VA FI PUS SUB ACUZARE
Ofițerul italian de poliție care duminică a împușcat mortal un suporter al echipei Lazio Roma, pe autostrada A1, lângă localitatea Arezzo, va fi pus sub acuzare, a declarat avocatul acestuia Francesco Molino. Poliția italiena a caracterizat incidentul ca un tragic accident, însă procurorul șef din Arezzo, Ennio Di Cicco, a declarat că "polițistul a tras la înălțimea unui om și chiar dacă nu cunoaștem motivele, acesta este un act de neiertat". Cel mai probabil polițistul va fi acuzat de omor din culpă, însă avocatul acestuia crede că în dosarul ce se instrumentează va trebui să își apere clientul în fața instanței pentru crimă.
prosport.ro

Mario Di Lazi
16th November 2007, 08:02
ACUZAT PENTRU "UCIDERE VOLUNTARA"
Agentul de politie Luigi Spaccarotella, cel care l-a împuscat mortal în urma cu câteva zile pe suporterul lazial Gabriele Sandri, risca ani grei de închisoare. Asta pentru ca el este învinuit acum de ucidere voluntara, încadrarea initiala fiind ucidere din culpa. "E o chestiune de timp pâna va fi arestat", a spus Ennio Di Cicco, seful Procuraturii din Arezzo.
prosport.ro

Mario Di Lazi
20th March 2008, 10:28
Totti e la curva Sud: fiori sotto la Nord
Sono stati accolti calorosamente in curva Sud, sede storica dei tifosi romanisti, Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo, il tifoso della Lazio ucciso da un razzo sparato dalla stessa curva il 28 ottobre 1979 durante un derby capitolino, e Giorgio Sandri, padre di Gabriele, il ragazzo rimasto ucciso sull'A1 nel giorno di Inter-Lazio. "È stata bellissima - ha commentato Paparelli - l'accoglienza dei tifosi giallorossi, mi hanno fatto tanti complimenti. Un'emozione davvero forte, i romanisti sono stati contenti di avermi qui". Prima della partita nessun incidente è stato segnalato dalle forze dell'ordine. L'afflusso dei tifosi allo stadio si è svolto regolarmente, laziali e romanisti sono entrati nel catino dell'Olimpico mischiati l'un l'altro. Il tutto nel segno di una unità d'intenti e di un fair play che da tempo non si vedevano a Roma. Le presenze di Paparelli e Sandri in curva Sud sono proprio il segnale della volontà di unire due curve aldilà delle rivalità e degli sfottò. In tal senso, Francesco Totti e Tommaso Rocchi hanno deposto prima del match due mazzi di fiori sotto lo striscione di Sandri esposto dalla curva laziale, dove poi è apparso lo striscione "Le lacrime non conoscono colore. Gabbo uno di noi".
gazzetta.it

BBB
26th March 2008, 13:39
http://www.youtube.com/watch?v=k0JXwSAakk0&feature=related FARA CUVINTE

Mario Di Lazi
11th November 2008, 19:42
1 an fără GABRIELE :(

http://www.youtube.com/watch?v=sn2bbD0-xeM&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=uKx7K7EWQPQ&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=Er4ihbTlLEw&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=Er4ihbTlLEw&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=Xlcudx715zo&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=sNaeA1kZqeM&feature=related

4za_Lazio
11th November 2008, 19:53
11-11-2007 - 11/11/2008 CHI DIMENTICA E' COMPLICE !


GABBO SEMPRE NEI NOSTRI CUORI


http://www.youtube.com/watch?v=wI0bmiVOrSw


http://img56.imageshack.us/img56/7980/gabrielenm2.th.jpg (http://img56.imageshack.us/my.php?image=gabrielenm2.jpg)http://img56.imageshack.us/images/thpix.gif (http://g.imageshack.us/thpix.php)